Da quando sono ritornato nella mia valle il Monte Carpegna è diventato meta di ogni mio sfogo di tranquillità.
Un monte di 1415 metri piazzato a 40 km dal mare ha un suo preciso fascino.
Ci vado risalendo la valle del conca e già quando passo Santa Maria del piano verso Fratte il paesaggio cambia. Dalle dolci colline si passa ai calanche gessosi, dalle colline inurbate a profili di sola natura coltivata e qualche raro casolare.
Poi i tornanti di Monte Cerignone a zig zag fra i numerosi ciclisti che si godono la salita, l'aria fresca e il panorama, si sale verso il bivo per Carpegna e Villagrande. Solitamente vado verso Carpegna, dal paese una piccola e ripida stradina mi porta verso la pineta del cippo.
L'auto si ferma al rifugio e campeggio del Cippo. Lo scenario è già mutato, la pineta friutto di un rimboschiemtno artificiale nei decenni ha acquistato un suo fascino.
Se si passa la notte perchè in vallata fa caldo si vai dai simpatici e giovani gestori del chiosco per il checkin del campeggio.
Il campeggio è semplice e pulito. Piazzole, servizi e gli alberi del bosco. Quanto basta per piazzare la tenda e l'amaca.
I sentieri dal Cippo sono diversi. Il più semplice è anche asfaltato ma chiuso al traffico e porta alla cima del monte carpegna. Da li si scende dai prati che costeggiano la nuova seggiovia verso il passo del Trabocchino. Da li un sentiero riporta al campeggio. Un giro circolare di 2 ore semplice e suggestivo.
Per le passeggiate più lunghe sempre dal campeggio si va verso il passo della cantoniera e di li al sasso simone. 7 ore fra andare e tornare. Senza grossi saliscendi passano che è una meravisglia.
Per l'acqua basta prendere il sentiero che dal campeggio va verso il bosco direzione Paterno. Una sorgente ne scorga di fresca e buona in ogni stagione.
Ma a volte si sta li, una partita a carte, un gelato al bar, una dormita sull'amaca, uno sguardo dal terrazzo del Cippo alla riviera, e tanto basta.
Saluti a tutti.

Uno sguardo dal Cippo alla vallata durante l'alba